Barbara Giordano

foto di Maddalena Petrosino

Barbara Giordano debutta giovanissima, a soli quindici anni, al Teatro Stabile di Catania ne “I Beati Paoli” con la regia di Giuseppe di Pasquale. Capisce subito che la recitazione è la sua strada e a 18 anni viene ammessa all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico dove si diploma tre anni dopo. 

Viene scelta da Daniele Muratore, allievo di regia per interpretare Ofelia, la protagonista del suo saggio di diploma, “Tiergarten Strasse n4”, che debutta al festival di Spoleto e vince diversi premi tra cui la prima edizione del premio Attilio Corsini.

Ha interpretato sin da subito ruoli sfaccettati in progetti diretti da artistə molto diversə: dalla sfrontata Bianca nell’ “Otello” del visionario Giancarlo Sepe alla principessa comica in “Histoire du soldat” diretto dall’ironia senza tempo di Lello Arena.  Continua a immergersi in mondi diversissimi tra loro diretta dal genio variopinto di Armando Pugliese, dall’intramontabile maestria di Glauco Mauri, dalla poetica rock di Andrea Baracco a quella camaleontica di Alessandro Preziosi.


Debutta sul grande schermo nel 2015 con Paolo e Vittorio Taviani nel “Meraviglioso Boccaccio”. In televisione viene diretta da Daniele Vicari nel ruolo di Elena Fava in “Prima Che la Notte” , film disponibile su Raiplay che attraversa gli ultimi giorni della vita del grande giornalista Pippo Fava ucciso dalla mafia alla fine degli anni 80. Passando da “Regina” di Alessandro Grande e “1994" di Giuseppe Gagliardi dove interpreta Stefania Prestigiacomo, approda al ruolo che sancisce per lei uno spartiacque artistico: Seconda in “Love Me Tender”, scritto e diretto da Klaudia Reynicke, presentato nel 2019 al Festival di Locarno e successivamente selezionato a Toronto, Londra, Siviglia, Los Angeles, Tallinn e Soletta. Il Film (disponibile su Prime Video) parla di una donna che non riesce a superare il disagio di uscire di casa fino a che non è costretta a farlo. 


Da quel momento ha accesso a personaggi ancora più esistenzialmente complessi anche a teatro: Lauretta in “La mia esistenza d’acquario” diretto da Lydia Giordano, la partigiana Anita di “Donne in Guerra” scritto e diretto da Laura Sicignano, Eleonora in “La Congiura del Fiesco” diretto Carlo Sciaccaluga, Alice Giacalone di “Pescheria Giacalone e Figli” scritto e diretto da  Rosario Lisma. Sono tutte donne che non rassegnandosi al recinto dorato costruito intorno alla loro vita, impegnano ogni fibra di loro stesse per liberarsene rivendicando il diritto alla propria emancipazione.


Nel 2020 fonda insieme a 27 colleghe Amleta un’associazione di promozione sociale il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo.

Nel 2024 insieme alla collega Ivna Lamart scrive e interpreta “In Panchina”, spettacolo vincitore del bando Smart che approfondisce le contraddizioni troppo spesso taciute della neo maternità.


Attualmente è in preparazione con “La rabbia delle piccole sirene” testo teatrale contemporaneo scritto da Thomas Quillardet e diretto da Maria Vittoria Bellingeri.


Attualmente è al cinema protagonista insieme ad Alessio Vassallo del film “Indagine su una storia d’amore” diretto da Gianluca Maria Tavarelli.

Il film racconta ombre e luci del mondo attoriale e si interroga sull’incidenza dell’esposizione mediatica nell’equilibrio già di per sé precario dei nostri rapporti interpersonali.


Agenzia Link Art 


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