Lorenzo Gleijeses

foto di Cristina Bagnara

Lorenzo Gleijeses, attore teatrale e cinematografico, è noto soprattutto nell'ambito del teatro sperimentale italiano ed internazionale.

Il suo debutto in teatro avviene nel ’91 con il padre Geppy e con Regina Bianchi (una delle attrici più delle compagnie di Eduardo De Filippo e di Raffaele Viviani). Ancora giovanissimo ha la possibilità di lavorare con registi come Squarzina, Pugliese, Guicciardini.

Dal 2000 al 2004 sperimenta diversi tipi di pedagogie teatrali, lavorando con maestri come Lindsay Kemp, Eimuntas Nekrosius, Yoshi Oida, Eugenio Barba, il Workcenter di Jerzy Grotowski, Augusto Omolù, Michele Di Stefano. Nel 2004 è Romeo nel Romeo e Giulietta di Shakespeare per la regia di Nikolaj Karpov (ex direttore del dipartimento di biomeccanica del GITIS di Mosca). Dal 2001 è allievo di Julia Varley dell’Odin Teatret. 

Insieme creano lo spettacolo Il figlio di Gertrude per il quale Lorenzo riceve il Premio Ubu 2006 come Nuovo Attore e viene candidato agli Oscar Olimpici del Teatro-Premi E.T.I. Nel 2007 è Enrico V (il Principe Hal), protagonista al fianco di Renato Carpentieri del Falstaff di Mario Martone.

L’esausto o il profondo azzurro secondo spettacolo creato a quattro mani con Julia Varley debutta al Teatro Mercadante di Napoli nel maggio 2008.

In questi anni parallelamente al lavoro sulle sue creazioni personali, spesso frutto di un processo di scrittura scenica, Lorenzo inizia a confrontarsi con diversi personaggi della drammaturgia classica (e non solo); Dioniso con Egumteatro, Oreste nella Ifigenia in Tauride di Goethe e il Principe di Homburg kleistiano (entrambi con Lievi), Zio Vanja, Woyzek, Luigi Strada in Ditegli sempre di sì di De Filippo e Anna ne Le cinque rose di Jennifer di Ruccello (a fianco al padre Geppy), Mozart in Amadues di Peter Shaffer con la regia del maestro russo Andrej Konchalovski, il Cavaliere ne La seconda sorpresa dell’amore di Marivaux (regia di Beppe Navello), il pittore Theodor Gericault ne La zattera di Gericault (regia di Piero Maccarinelli), Alberto De Stefano in Uomo e Galantuomo di De Filippo diretto da Armando Pugliese, Arlecchino e Brighella con Alfredo Arias (un lavora di reinterpretazione della Commedia dell’Arte per il nuovo spettacolo del maestro franco-argentino: Il Bugiardo di Goldoni, presentato nel 2017 alla Cartoucherie di Parigi).

Nel 2010 ha inaugurato la seconda edizione del Quirino Revolution MAD ( festival di cui è stato ideatore e direttore artistico) con la regia di una performance che ha avuto come interpreti gran parte degli artisti che avrebbero poi preso parte al festival; un vero e proprio happening che ha messo insieme Ivo Dimchev, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Kinkaleri, Marco Manchisi, Manolo Muoio, Enzo Cosimi, Marilù Prati e Renato Nicolini, Biagio Caravano/mk, Gianfranco Berardi, Vidal Bini, Stella Zannou, Maya Lipsker, Roy Carroll.

Nel 2011 crea, interpreta e firma la regia per il Napoli Teatro Festival della performance site-specific A portrait of the artist as a young man, alla quale prendono parte sotto la sua direzione: Pietro Babina, Kinkaleri, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Vidal Bini e Carol Allaire, Zapruder Filmmakersgroup. Nel 2012 inizia una collaborazione con Rafael Spregelburd che porterà alla messa in scena di SPAM, scritto dal drammaturgo e regista argentino appositamente per Lorenzo; è la prima regia italiana di Spregelburd.

Nel 2014 è il protagonista di Us-Il Tennis come esperienza religiosa, lavoro di Fanny & Alexander, liberamente ispirato ad Open di Andre Agassi e, sempre col gruppo ravennate, è interprete unico di Discorso Celeste #sportereligione.

Nel 2015 dà vita a 58° Parallelo Nord, un progetto da lui ideato e diretto in cui la dromoscopia e il senso di spaesamento vengono proposti come possibile pratica dell’incontro artistico, in un processo di creazione comune che mette in crisi il ruolo monocratico dell’artista demiurgo. Eugenio Barba e Julia Varley (Odin Teatret), Michele Di Stefano e Biagio Caravano (MK), Luigi De Angelis e Chiara Lagani (Fanny & Alexander), Mirto Baliani e Roberto Crea, sono solo alcuni dei compagni di viaggio coinvolti. Il lavoro, che ha visto impegnati questi e numerosi altri artisti in una sorta di cantiere teatrale aperto, ha dato vita a un processo di creazione comune terminato nel 2020 e sfociato in due distinte formalizzazioni sceniche che vedono Gleijeses in scena come protagonista: Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa e Corcovado

Nel primo la regia e la drammaturgia sono firmate da Barba, Gleijeses, Varley (unica regia del Maestro al di fuori del suo Odin Teatret), il secondo invece è una performance di Luigi De Angelis e Michele Di Stefano, presentato al Museo MADRE di Napoli e alla Triennale di Milano.

Nel maggio 2023 Lorenzo è tra i protagonisti di Anastasis, nuova creazione di Eugenio Barba per le Olimpiadi del Teatro 2023 al Teatro Nazionale di Budapest. Gleijeses ha condiviso il palco con i maestri dell’ISTA ( la storica Scuola Internazionale di Antropologia Teatrale creata da Barba nel 1982 e a cui hanno preso parte, tra gli altri, Carolyn Carlson, Dario Fo, Gennadi Bogdanov) provenienti dalle più disparate tradizioni teatrali quali il Teatro Noh giapponese, l’Opera Cinese/Nanguan, il Topeng Balinese, Baul e Kathakali Indian.


Per il cinema cinema lavora tra gli altri con Kim Rossi Stuart e Michele Placido in Vallanzasca, gli angeli del male, oltre che con Mario Scaccia e Gabriele Lavia; Mario Martone lo dirige in Il giovane favoloso, e con Marco Tullio Giordana gira invece I due soldati nel 2016, mentre Matteo Rovere lo dirige ne Il Primo Re di cui è uno degli interpreti principali accanto ad Alessandro Borghi, film che ottiene 15 nomination ai David di Donatello e viene distribuito in oltre venti paesi.


Nell’estate 2023 prende parte al nuovo film del regista Premio Oscar Paolo Sorrentino, Parthenope, al fianco tra gli altri di Stefania Sandrelli, e del Premio Oscar Gary Oldman.

Il film è atteso nelle sale ad ottobre 2024.


Agenzia Karasciò Consulenze Artistiche 


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